Stefano “Baio Fervido” Cappelletti: Dalla Passione alla Cattedra di Coach negli MTT
Stefano “Baio Fervido” Cappelletti: Dalla Passione alla Cattedra di Coach negli MTT
C’è chi al poker si avvicina per curiosità, chi lo gioca per divertimento, e chi — come Stefano Cappelletti, in arte Baio Fervido — lo trasforma in un percorso di crescita personale e tecnica, fino a diventare coach nella scuola di Poker Space.
Originario di Codogno (Lodi), Stefano ha intrapreso il suo cammino nel mondo del poker partendo da un mix di passione, dedizione e spirito competitivo che oggi trasmette quotidianamente agli studenti che segue.
🎯 Dalle prime carte alla formazione professionale
“Ho iniziato guardando Poker Italia 24 — racconta — e vedendo Dario Minieri chip leader alle WSOP mi sono innamorato del giochino. Mi sono promesso che, prima o poi, ci sarei andato pure io.”
Il suo percorso formativo comincia nella Grinders House, dove muove i primi passi nel mondo competitivo, per poi approdare a Poker Space, dove approfondisce la sua crescita tecnica con coach come Speedone, Cisla e Granbasso.
Dopo una pausa di alcuni anni, Stefano riprende nel 2021 con un mindset completamente rinnovato, approcciando il gioco con disciplina e consapevolezza. “Il mio gioco è migliorato molto, sia nel preflop che nel postflop. Ho imparato ad analizzare le situazioni in modo più lucido e a lavorare su ogni aspetto tecnico.”
🧘♂️ Equilibrio e mental game
Per Stefano, la componente mentale è ciò che distingue un buon giocatore da uno vincente:
“L’importante è avere degli svaghi per le lunghe sessioni che affronto durante la settimana. Per me la palestra e la meditazione sono fondamentali.”
Il suo stile di gioco riflette questo equilibrio: disciplinato, ma con un tocco sempre più aggressivo. “Il mio gioco è sempre stato equilibrato, anche se di recente sto iniziando ad aggredire di più 😈.”
💬 Errori comuni e aree di miglioramento
Secondo Baio Fervido, l’errore più comune tra i giocatori di tornei è l’under value betting:
“Molti giocatori under valuebettano le proprie mani ed evitano spot profittevoli per paura o eccessiva prudenza.”
Un atteggiamento che lui stesso lavora a correggere nei suoi studenti, spingendoli a riconoscere quando è il momento di estrarre valore e quando, invece, serve controllo.
🧩 Edge e punti di forza
Oggi Stefano riconosce il proprio vantaggio competitivo (edge) nelle fasi pre-bolla e nei final table, dove la pressione cresce e le decisioni diventano più complesse.
“Sono troppe le mani che ho giocato per trovarne una che mi ha svoltato 😅, ma se c’è una costante, è la capacità di gestire i momenti chiave con calma e lucidità.”
🎓 Il ruolo da Coach in Poker Space
Dopo anni di studio e pratica, Stefano ha deciso di restituire parte del proprio bagaglio alla community, iniziando a coachare privatamente e poi entrando ufficialmente nel team di Poker Space:
“Ho ritenuto l’opportunità concessami da Marco ‘Infoldabile’ un onore, soprattutto per la stima che nutro nei suoi confronti.”
Il suo ruolo nella scuola è chiaro:
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Coach per livelli entry fino ad ABI 6-7.
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Analisi dei tornei dei coachati per individuare i leak principali.
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Sviluppo di strategie mirate per costruire basi solide e profittevoli.
“Terrò due live a settimana, nel pomeriggio, su Twitch e YouTube, e sarò attivo nel gruppo Discord rispondendo alle mani postate dagli utenti.”
Il suo approccio è tecnico, ma anche umano: comprendere il thinking process del giocatore per aiutarlo a evolvere davvero.
🧠 Il messaggio agli studenti
“Per crescere negli MTT occorre applicare in game ciò che si studia. Sembra facile, ma garantisco che non lo è affatto.”
Stefano incoraggia ogni studente a coltivare non solo lo studio, ma anche il benessere personale:
“Consiglio di avere distrazioni fuori dal poker e di pensare solo a mettere in pratica ciò che si studia.”
🔝 Obiettivi e visione futura
Guardando avanti, Baio Fervido ha un obiettivo preciso:
“Entro il 2026 voglio raggiungere il top ABI per poter coachare tutti i livelli.”
Un traguardo ambizioso ma perfettamente in linea con la sua dedizione e la filosofia di Poker Space:
serietà, storia, e un approccio professionale al miglioramento costante.
lalalala“Calma, calma, perché il torneo giusto sta per arrivare.”
Poker e Investimenti: Perché il Giocatore Ideale È Anche un Ottimo Investitore
Poker e Investimenti: Perché il Giocatore Ideale È Anche un Ottimo Investitore
A prima vista, poker e investimenti sembrano due mondi distanti: da un lato carte e tavoli verdi, dall’altro grafici e mercati finanziari.
Ma in realtà condividono la stessa essenza: prendere decisioni sotto incertezza, gestendo rischio e aspettativa di profitto.
Un buon giocatore di poker ha già tutte le competenze di base che servono a un investitore efficace. E viceversa, capire come ragiona un investitore può migliorare il tuo approccio al gioco.
🎯 1. Valore Atteso e Decisioni a Lungo Termine
Nel poker, ogni mossa ha un valore atteso (EV): è ciò che guadagni in media nel lungo periodo, indipendentemente dall’esito della singola mano.
Negli investimenti vale lo stesso principio: l’obiettivo non è “indovinare” il singolo trade, ma costruire decisioni positive in termini di rendimento medio.
👉 La differenza tra vincere una mano e vincere nel lungo periodo è la stessa che c’è tra fare un buon investimento e speculare.
Il professionista di poker non gioca per fortuna, ma per ripetere nel tempo decisioni ad EV positivo.
💸 2. Gestione del Rischio: il Bankroll come Capitale d’Investimento
Nel poker, un bankroll ben gestito è l’unica difesa contro la varianza.
Nella finanza, un capitale ben distribuito è la chiave per sopravvivere ai ribassi.
I concetti coincidono:
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Rischio per mano = Rischio per trade
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Stop loss = Limite di perdita per sessione
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Diversificazione = Multi-tabling / Multi-stake strategy
👉 Un grinder che gestisce bene il bankroll applica già la teoria del rischio frazionale: non esporsi mai oltre una certa percentuale del proprio capitale in una singola decisione.
Esattamente come un investitore prudente non mette tutto su un’unica azione o criptovaluta.
📊 3. La Varianza: Accettare la Casualità del Breve Periodo
Molti giocatori e investitori perdono soldi non per mancanza di skill, ma per non saper gestire la varianza.
Nel poker come nella finanza, esistono periodi in cui tutto sembra andare storto. Ma la chiave è distinguere la buona decisione dal cattivo risultato.
👉 L’investitore razionale – come il grinder esperto – sa che la volatilità è inevitabile.
L’importante è continuare a prendere decisioni corrette, non lasciarsi guidare dall’emotività e non forzare il recupero delle perdite (tilt finanziario).
🧠 4. Mindset: Disciplina, Pazienza e Controllo Emotivo
Chi gioca a poker da anni sviluppa una qualità che pochi trader o investitori riescono a padroneggiare: il controllo emotivo.
La disciplina di non inseguire le perdite, la pazienza di aspettare il momento giusto e la lucidità di chi sa quando foldare – tutto questo è mindset da investitore.
👉 Il giocatore ideale sa che la mentalità vincente non è “vincere ogni mano”, ma non compromettere la propria posizione quando il rischio non vale il potenziale guadagno.
💡 5. Le Lezioni del Poker Applicate agli Investimenti
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Studia il contesto: nel poker è il board e il range; negli investimenti, il mercato e i trend macroeconomici.
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Analizza le probabilità: come calcoli le equity, valuta il rapporto rischio/rendimento.
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Gestisci la size: nel poker scegli la bet size ottimale; negli investimenti, la dimensione della posizione.
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Accetta l’incertezza: non puoi controllare il risultato, ma puoi controllare la qualità delle tue decisioni.
🧭 Conclusione: Stesso Gioco, Tavolo Diverso
Poker e investimenti non sono mondi opposti. Sono due versioni dello stesso gioco: quello delle decisioni razionali in contesti incerti.
Entrambi premiano chi sa pensare in termini di probabilità, rischio e lungo periodo.
Un buon giocatore di poker ha già gli strumenti mentali di un investitore di successo:
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sa che la fortuna è temporanea,
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sa che l’errore più costoso è l’impulsività,
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e soprattutto, sa che la vera ricchezza è continuare a prendere decisioni giuste anche quando i risultati tardano ad arrivare.